RIVALUTARE I BENI AZIENDALI, FARE O NON FARE L’AFFRANCAMENTO?

Il decreto Agosto ha introdotto la possibilità di rivalutare I cespiti aziendali, con elementi di novità rispetto alle scorse rivalutazioni che la rendono assolutamente appetibile:

  • Possibilità di rivalutare anche singoli beni, come single attrezzature per esempio, non soltanto gli immobili;
  • Possibilità di rivalutare anche singoli beni immateriali, di specifiche categorie;
  • Imposta di rivalutazione pari al 3%, con valore fiscal dal 2021 per gli ammortamenti e dal 2024 al fine delle plusvalenze;
  • eventuale affrancamento a scelta della riserva di rivalutazione.

Tale ultima possibilità, che consiste nel rendere la riserva liberalmente distribuibile senza ulteriore tassazione, prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva del 10%. Questa possibilità può essere interessante o meno in funzione del patrimonio aziendale, la presenza di perdite pregresse e la sottopatrimonializzazione potrebbero rendere non appetibile l’affrancamento mentre una forte attitudine a realizzare utili e un patrimonio abbondante potrebbero creare una convenienza che quasi imporrebbe di completare l’operazione anche con l’affrancamento.

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